La Capsula-Cerotto che Cura le Ulcere

Dimentica le lunghe degenze: l’Università di Pisa sta sviluppando un dispositivo smart e minimamente invasivo che usa la stampa 4D per guarire le ulcere intestinali dall’interno, con la precisione di un cerotto.

Immagina di ingoiare una piccola capsula e di sapere che, una volta raggiunto il tuo intestino, si aprirà, si trasformerà e si attaccherà esattamente dove serve, come un cerotto intelligente. Non è fantascienza, ma uno dei risultati più promettenti della ricerca condotta al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa.

La Stampa 4D e il Meccanismo di Trasformazione

Il cuore di questa innovazione è la stampa 4D. A differenza della classica stampa 3D (che crea strutture statiche), la stampa 4D permette di realizzare oggetti che si trasformano nel tempo in risposta a stimoli esterni come l’acqua o la temperatura. Il tempo stesso diventa così la quarta dimensione programmabile.

I ricercatori pisani hanno sfruttato questo concetto per creare una capsula “smart” con una struttura 3D iniziale:

  • I Materiali: La struttura è realizzata con materiali totalmente biocompatibili: seta e gelatina.
  • L’Attivazione e Trasformazione: Dopo l’ingestione, il dispositivo assorbe i fluidi intestinali. Questa assunzione di liquidi fa sì che il piccolo cilindro iniziale si auto-dispieghi, trasformandosi in un foglio piatto.

Come spiega Carmelo De Maria, docente di bioingegneria all’Università di Pisa: “Grazie a una specifica disposizione spaziale dei materiali, la capsula reagisce in modo controllato all’ambiente interno del corpo. Trasformandosi in un foglio piatto, può coprire un’area più ampia della mucosa intestinale sanguinante e favorirne la rigenerazione in modo mirato.”

Antenna e Monitoraggio

Un altro elemento rivoluzionario è la capacità di localizzare il dispositivo. La capsula è infatti dotata di una piccola antenna (anch’essa stampata 3D e biocompatibile) che ne segnala la presenza all’interno del corpo. Questa antenna:

  • Consente la comunicazione con l’esterno una volta che la capsula si è dispiegata e attaccata all’ulcera.
  • Permette il monitoraggio fino a quando non si degrada (o viene regolarmente espulsa).

Verso la Medicina Personalizzata

Questa capsula si inserisce in un entusiasmante filone di ricerca che mira a sviluppare dispositivi mini-invasivi, autoriparanti e programmabili, che possono interagire dinamicamente con i tessuti biologici. Questo apre la strada a nuove frontiere della medicina personalizzata.

“Con la stampa 4D possiamo progettare oggetti che cambiano forma e funzione nel tempo, proprio come i tessuti viventi. È una rivoluzione che unisce ingegneria dei materiali e scienze della vita.” — Carmelo De Maria


Il lavoro dell’Università di Pisa dimostra come l’ingegneria e la bioingegneria stiano rapidamente cambiando il modo in cui pensiamo alla guarigione: meno invasività, più precisione e risultati programmati per la salute dell’intestino.onalizzato.

fonte: adnkronos.com